AZ. AGR. MAGNAGHI: “LE MIE MANZE DI UN ANNO, PRONTE ALLA PRIMA FECONDAZIONE”
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Fecondare in ritardo significa ritardare l’entrata in produzione delle bovine
In molti allevamenti bovini da latte, le manze vengono fecondate in ritardo perché non arrivano fisicamente pronte alla prima fecondazione. Questo ha diversi effetti negativi, infatti, gli animali rimangono improduttivi per più tempo, occupano più spazio in allevamento ed entrano in produzione in ritardo. Gli allevatori si ritrovano così a dover sostenere elevati costi per la nutrizione di animali che non producono latte, fattore che incide in maniera negativa sull’economia e sulla gestione dell’allevamento.
Dalla nascita al primo parto con un programma nutrizionale completo
Una corretta gestione alimentare delle vitelle è il segreto per ottenere le migliori performance dalle bovine di domani. Lo sa bene Edoardo Magnaghi dell’azienda agricola Magnaghi di Magherno (PV) che, da tempo, applica il programma alimentare completo di Deatech per accompagnare le sue vitelle dalla nascita fino al primo parto.
Partire da una corretta alimentazione dei giovani animali, infatti, consente di ottenere ottimi accrescimenti ed una maggiore fluidità tra le varie fasi di transizione. I giovani animali hanno più voglia di alimentarsi e, per questo, aumentano l’ingestione e crescono in modo omogeneo. Tutte le tecnologie di questo programma sono studiate appositamente per soddisfare i reali fabbisogni nutrizionali della fase vitella-manza.
Nutrijet è una delle prime tecnologie che compongono questo programma. Somministrato dai 5 giorni di vita fino allo svezzamento delle vitelle, consente di facilitare il passaggio da un’alimentazione liquida, a base di latte, ad una solida con i foraggi.
Età al primo parto ridotta e maggiore redditività
Edoardo Magnaghi, grazie a Nutrijet e ad un sistema completo di svezzamento vitelli e allevamento della manza, è riuscito ad ottenere maggiore fluidità nelle varie fasi di transizione. Utilizzare un programma nutrizionale integrale, dalla nascita fino al primo parto della manza, gli ha consentito di effettuare i cambi di gruppo con facilità ed elevata capacità di adattamento. Le vitelle di 25 giorni di vita ruminano come quelle di 120 e hanno accrescimenti più elevati, condizione che gli ha permesso di ottenere manze fisicamente pronte alla prima fecondazione. L’età al primo parto si è ridotta notevolmente e ha portato ad innumerevoli vantaggi, sia gestionali e reddituali, che produttivi e riproduttivi.
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