CON NUTRI SALUS MENO ANTIBIOTICI, PIÙ LATTE E MENO STRESS (ANCHE PER L’ALLEVATORE)

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Professione Allevatore ha parlato di noi in merito a Nutri Salus, la soluzione alimentare che ha ridotto del 35% l’uso degli antibiotici nell’allevamento della bovina da latte.

Il programma Nutri Salus di Deatech è molto di più di un semplice lavoro di razionamento e integrazione. È un approccio a tutto campo, dalla campagna alla mangiatoia, che migliora la sanità della mandria, abbatte il consumo di antibiotici, aumenta le produzioni, accresce la redditività della stalla e il benessere. Non solo quello animale, ma anche la tranquillità dell’allevatore. Su questo si sono confrontati tre allevatori, accomunati dall’adozione del programma Nutri Salus e dagli ottimi risultati ottenuti.

Da anni Deatech propone per le stalle italiane soluzioni nutrizionali innovative. Obiettivo dichiarato accrescere la sanità della mandria e, attraverso questa via, migliorare le performance complessive. Un obiettivo ambizioso ma, come ampiamente dimostrato da tante esperienze di campo, perfettamente raggiungibile. I risultati arrivano grazie a un approccio a 360 gradi, che parte dalla gestione della campagna e dall’ottimizzazione della produzione foraggera e arriva alla integrazione di precisione. Punto di forza la capacità di valutare con grande precisione il razionamento anche nella sua valenza legata alla sanità, con focus soprattutto sullo stato infiammatorio della bovina che, nelle stalle moderne e con i razionamenti adottati, è sempre su un livello di guardia. Situazione che si ripercuote direttamente su note situazioni critiche, come i problemi di fertilità e la suscettibilità alle infezioni. La forza di Deatech è data dal saper integrare con la massima precisione la razione adottata in stalla – in particolare gestendo il rapporto tra omega 3 e omega 6 – così da renderla anche uno strumento per accrescere la sanità nella stalla. Un bagaglio di know-how, di prodotti, di staff tecnico giovane e preparato per la consulenza in stalla che porta risultati, ottimismo e voglia di crescere e migliorare ulteriormente. Anche perché non sono solo impressioni: i dati sulla diminuzione della spesa per l’acquisto di antibiotici, quelli riproduttivi, la quantità di latte prodotto, testimoniano con l’oggettività dei numeri le tappe virtuose del cammino intrapreso. Un lavoro di analisi e valutazione dei dati di stalla che Deatech (fedele alla sua linea di non vendere prodotti ma soluzioni) svolge con un suo specifico programma, in collaborazione con l’allevatore, in momenti di verifica cadenzati che sono anche uno strumento prezioso di analisi, crescita e stima reciproca tra allevatore e tecnico consulente. Confrontarsi per imparare e migliorare Tutto ciò è stato plasticamente rappresentato in un incontro tra tecnici Deatech e tre aziende che hanno da alcuni anni intrapreso per la loro stalla la strada suggerita da Deatech. Nello specifico: l’azienda di Antonio ed Enrico Boselli di Pieve Fissiraga (che ha ospitato l’evento) in provincia di Lodi (latte destinato alla produzione di Grana Padano), l’azienda di Edoardo Magnaghi di Magherno (latte destinato alla produzione di Gorgonzola), in provincia di Pavia e l’azienda di Marco Gobetti (latte destinato alla produzione di Parmigiano Reggiano) di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia. Complessivamente circa 400 bovine in mungitura coinvolte, stalle con punti di partenza e storie differenti ma un dato comune: l’adozione del programma Nutri Salus è stato un deciso punto di svolta, che ha portato in pochi anni a un netto miglioramento dei dati riproduttivi (tutti arrivati abbondantemente sopra il 20% di PR, praticamente raddoppiando il dato di partenza), la quantità di latte prodotta, la longevità della mandria (con riduzione conseguente delle manze da produrre, allungamento della vita produttiva di ogni capo), la riduzione dei problemi sanitari. Tutte voci che certificano il miglioramento delle condizioni di benessere della mandria e, non meno importante, evidenziano una gestione più rilassata per l’allevatore, per il quale ogni mastite, ogni metrite, ogni parto difficile, ogni problema in vitellaia sono (oltre che un costo in termini economici per farmaci, lavoro extra e latte perso) anche una complicazione gestionale in giornate – nella normalità – già fitte di mille cose da fare. E non è tutto. Perché c’è anche la questione normativa e della accettabilità sociale dell’allevamento. Per il prossimo futuro c’è spazio solo per le realtà dove si usano pochi antibiotici, dove la vita in stalla delle bovine è più lunga, dove il benessere animale è al massimo livello. L’impegno di Deatech – e anche la ragione del suo crescente seguito tra gli allevatori – è dimostrare, dati alla mano, che tutto ciò si può ottenere e costituisce anche l’intelaiatura per la stalla sostenibile anche economicamente, oltre che socialmente. Esperienza diverse, stessi risultati Lo hanno dimostrato con ampiezza di esempi ed esperienze i tre allevatori coinvolti nell’incontro di Pieve Fissiraga, che hanno testimoniato l’efficacia dell’adozione del programma Nutri Salus. Punti comuni l’inserimento della specifica dotazione Deatech in termini di integrazioni (giusto equilibrio tra omega 6 e omega 3, regolazione del pH ruminale e della flora digestiva, ricorso alla fitoterapia veterinaria) e una graduale revisione della gestione aziendale (qualche esempio: un diverso piano foraggero, con meno silomais e più frumento foraggero; l’adozione del monopasto in vitellaia e del successivo unifeed secco secondo i canoni del programma Nutri Junior che massimizza la sanità del vitello e anticipa l’entrata in produzione della manza; cura attenta della fase di transizione in termini di gestione dei gruppi). In ogni realtà ci sono stati miglioramenti più sensibili dove più marcate erano le criticità, a dimostrazione che un programma come quello di Deatech è in grado di andare ad attenuare anche l’impatto negativo del più critico tra i tanti fattori produttivi coinvolti. Così, ad esempio, per l’azienda Magnaghi, dove le strutture rappresentano un punto critico per ora difficilmente superabile, c’è stata una grande riduzione delle problematiche respiratorie, sia nella vitellaia che tra le bovine adulte; per l’azienda Gobetti c’è stato un deciso miglioramento della sanità in vitellaia; per l’azienda Boselli è diminuito drasticamente il contenuto di cellule del latte. Piccole sfumature su una base comune per ogni stalla, nella quale mastiti, metriti, difficoltà al parto, patologie podali, patologie respiratorie nel periodo estivo (fase che Deatech gestisce con il suo programma Omega Fresh) sono drasticamente diminuite. Così come netto è stato il calo nel consumo di antibiotici: 35% in meno di consumo per capo, dimostrato dal confronto di tutte le fatture per acquisto di antibiotici per ciascuna delle tre aziende, considerando i tre anni prima e i tre anni dopo l’inserimento del programma Nutri Salus. Niente di sorprendente per lo staff di Deatech, visto che molti sono i dati disponibili raccolti in centinaia di stalle seguite e ormai è un dato assodato che l’adozione del programma Nutri Salus riduce di almeno il 30% l’uso di antibiotici in stalla. Un dato estremamente importante, perché la riduzione dell’uso di antibiotici che si ha con Nutri Salus consente di rispondere agli obblighi che verranno imposti dalla Unione Europea (- 30% di antibiotici dal 2020) migliorando anche il reddito e la qualità della vita dell’allevatore. Che può dare al latte che produce il valore aggiuntivo della sostenibilità, un valore sempre più considerato e richiesto, ma che non arriva per caso.

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